Specie commestibili dimenticate e sottoutilizzate: una risorsa vitale per l’adattamento al cambio climatico
Biodiversity International e NUS stanno realizzato un censimento delle specie resistenti e che hanno il potenziale di migliorare la qualità di vista degli agricoltori e delle comunità.
Quante volte ci siamo trovati di fronte a una specie vegetale che veniva utilizzata nel passato, ma che oggi oramai nessun coltiva più? Sino alla metà del secolo scorso, nelle aree rurali italiane venivano consumate circa 300 differenti specie vegetali. Oggi in media ci attestiamo su meno di 30. Se vi sembra strano contate quanti tipi diversi di piante frutta e verdura fanno parte della vostra alimentazione quotidiana.
Ma non solo un problema di ‘conservare’ il passato. Queste specie sono VITALI per il futuro. Si tratta di specie che sono state selezionate in secoli di coltivazione o semplicemente selezionate naturalmente dal microclima. Sono specie locali e perfettamente adattate a certe condizioni climatiche, e una volta capito quali siano i punti forti di queste piante, possono essere utilizzate efficacemente nella
In questo momento stiamo affrontando un importante cambio climatico, che coinvolgerà tutto il mondo. Esistono molte specie tradizionali che sono molto resistenti a particolari condizioni climatiche e possono essere utilizzate per strategie di adattamento al cambio climatico, per la sicurezza e l’autonomia alimentare.
Vi invito a visitare il sito della comunità internazionale NUS: Neglected and Underutilized Species http://www.nuscommunity.org/ )
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