ANTROPOLOGICA

Adding an anthropologist to a research team is like moving from black-and-white TV to color

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presentazioni

Articoli e autoarchiviazione

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Pubblicati

2007 Il software per l’analisi qualitativa TRANSANA pdf (63 Kb)
Dinamiche_interculturali_uno_sguardo_antropologico pdf (193 Kb)
2008 Formazione istituzionale, ricerca e documentazione per lo sviluppo agroforestale sostenibile delle comunità mapuche dell’area di Coñaripe, Cile pdf (198 Kb)
2009 Aggiornamenti sul progetto: Formazione istituzionale, ricerca e documentazione per lo sviluppo agroforestale sostenibile delle comunità mapuche dell’area di Coñaripe, Cile Pdf (220 Kb)
2011

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Le attività di ricerca previste nel progetto Formazione istituzionale, ricerca e documentazione per lo sviluppo agroforestale sostenibile delle comunità mapuche dell’area di Coñaripe, Cile ci hanno consentito di affinare una metodologia di integrazione tra dati registrati in formato digitale (video, audio, fotografia, dati GPS), l’uso di software per l’analisi qualitativa di dati audiovisivi (Transana) e SIT (GIS), per realizzare una cartografia del territorio che rispettasse il punto di vista delle comunità mapuche coinvolte nel progetto, ma anche quello dei vari attori coinvolti (istituzioni, organizzazioni non governative, ricercatori). Ne è scaturita un’interessante ipotesi metodologica in fase di sperimentazione che integra dati etnografici, etnobotanici, remote sensing e rappresentazioni cartografiche digitali.

Vari ed appunti

 2009     GEstione delle correnti d'aria nella casa, controllo temperatura e risparmio energetico (pdf 171 Kb)
TALP Scansione demo per talp (pdf 18 Mb)

 

 

 

 

 

Salvo specifiche dichiarazioni nei documenti, questi articoli costituiscono copia di autoarchiviazione e normalmente vengono rilasciati secondo la licenza: Creative Commons / Science Commons


(Obbligo di citare l'autore - Proibito l'uso commerciale - Non opere derivate 2.5) , per dettagli: http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it/legalcode (gradita comunicazione sull'uso)


Speleologia

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Passione….

Che dire.. .faccio speleologia dal 1987, dopo una intensissima attività iniziale sono iniziati periodi alterni, ma come sempre la vita è piena di cose interessante e non sempre c’è il tempo di farle tutte!

Appartengo al Gruppo Speleologico Lucchese

Al momento dal punto di vista ’esplorativo’ non sono molto attivo, mi dedico alla ricerca e alla divulgazione scientifica  (vedi sito www.speleotemi.it) e un po’ alla ‘politica’ facendo parte del comitato federale della Federazione Speleologica Toscana.

Produzioni Video

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Parallelamente alla esperienza nella ricerca, la passione per linguaggi audiovisivi e multimediali mi ha portato a sviluppare competenze e conoscenze nell'ambito delle produzioni video.

Mi sono però anche reso conto che non è possibile fare tutto da soli, soprattutto quando il prodotto deve raggiungere la qualità broadcast, necessaria per la diffusione su canali satellitari e televisivi, ed ho iniziato a stringere relazioni di collaborazione con RESET, una impresa di produzioni audiovisive e multimediali di Lucca, che opera nel settore televisivo da molti anni e dispone delle attrezzature e competenze specifiche per produzioni professionali di alta qualità.

La creazione di questa rete ha l'obiettivo di offrire una ampia gamma di servizi professionali, che vanno dalla ricerca scientifica ad un servizio completo di registrazione / produzione / distribuzione per la ricerca (in varie discipline), per la promozione del territorio e la documentaristica, oltre ad offrire assistenza per la realizzazione di archivi digitali (digitalizzazione elaborazione con attrezzature professionali, anche da supporti oramai obsoleti), abbinata anche a servizi di trascrizione ed analisi.

Principali produzioni

Per tutte le attività di produzione svolte con il Centro ricerche EtnoAntropologiche rimando alla relativa scheda

L'ultima produzione a cui ho lavorato con RESET e Classica TV, è il documentario sullo spettacolo "Rito di Primavera" di Movimentoinactor, messo in scena a Montopoli in Val d'Arno, che è andato in onda nel marzo 2007 su Classica TV, uno dei canali di Sky.

Ho seguito per alcuni anni le attività della compagnia di danza contemporanea Movimentoinactor Teatrodanza realizzando, oltre alla promozione della compagnia e alla documentazione delle attività, una riflessione sulla coreutica come linguaggio di comunicazione.

Tra il 2007 e il 2010 sono stato molto impegnato nella scrittura e nel coordinamento del progetto “Formazione Istituzionale, Ricerca e Documentazione per lo Sviluppo Agroforestale Sostenibile delle Comunità Mapuche del Cile”. Nel progetto sono riuscito a integrare profondamente la documentazione audiovisiva, la ricerca etnografica, la gestione del territorio i GIS e le rivendicazioni di diritti ancestrali. Mi considero molto fortunato ad avere avuto l’occasione di metter in pratica una idea che avevo da anni. L’intera avventura è stata entusiasmante, in particolare seguire la formazione dei comunicatori sociali realizzata nelle comunità Mapuche e l’intreccio tra documentazione audiovisiva e GIS. Per maggiori dettagli vedere la sezione Cooperazione in questo sito o il sito ufficiale del progetto: https://sites.google.com/a/unisi.it/mapuche/. Per dettagli sulla metodologia di integrazione tra video e altre attività vedi l’articolo “Tecnologie digitali, rappresentazioni del territorio e ricerca etnoantropologica" (www.fabiomalfatti.it sezione Articoli)

Produzioni Video in atto:

Recentemente ho stretto una collaborazione con l’impresa Città Digitali per realizzare una produzione sperimentale video 3D per la  3DTV . Sto approfondendo le tecniche di ripresa e montaggio 3D e conto di realizzare alcune ore di produzione dimostrativa entro il 10 Giugno, per cui… Stay tuned! J

In Paraguay, in collaborazione con Insito, una ONG che ha sede nel Chaco Paraguayuo, (Vedi sezione Cooperazione/Paraguay), abbiamo realizzato oltre 23 ore di girato per una serie di documentari sull’area del Rio Pilcomayo e siamo alla ricerca di fondi per la postproduzione e tutto il lavoro di traduzione e sottotitolatura dalle lingue native.

Una attività che a questo punto sta diventando parte della mia vita (sto seguendo la attività sin dal 2005) è la documentazione della ricerca sugli Speleotemi (vedi www.speleotemi.it) realizzata in collaborazione tra la Federazione Speleologica Toscana (FST), ricercatori delle tre principali università Toscane (Pisa, Firenze e Siena), il GISSAP (Gruppo informale studio Speleotemi Apuani), e ricercatori della University of Newcastle, Australia. La ricerca è finalizzata alla ricostruzione delle variazioni climatiche. L'orizzonte temporale, dipendente dal metodo di datazione utilizzabile, varia da 500.000 anni nel passato sino al limite di 1,5 milioni di anni. La nuova frontiera dei metodi di datazione applicati è U/U, applicabile solo in alcuni casi, che però permette di spingere la datazione molto indietro nel tempo.Le riprese, prevalentemente in ambiente ipogeo, sono state realizzate (sino ad ora) presso il Canale del Granduca a Siena e nell'Antro del Corchia, sulle Alpi Apuane, Comune di Stazzema (vedi anche “Caves and Climate Change” ABC Television)

Antropologia e Ricerca

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Il mio profilo è il risultato di una intersezione di competenze e conoscenze enll'ambito delle scieze sociali e della tecnica. Il mio percorso inizia con una formazione prettamente tecnica (Tecnico dell'Industria Elettrica ed Elettronica) e un breve passaggio dal corso di Ingegneria Nucleare, che mi ha fatto comprendere due cose:  attraverso il linguaggio della matematica, che l'infinitamente piccolo era molto meno 'materiale' e infinitamente più affascinante di quello che credevo, e che ero nel posto sbagliato. All'esame di Chimica mi fu detto "Sig. Malfatti, le do 22 perché lei non può venire all'esame ed inventarsi l'elettrolisi alla lavagna, l'ingegnere sà! Non inventa. Se vuole essere creativo si iscriva a filosofia!", cosa che ho fatto dieci anni dopo.

Dalla metà degli anni '80 sino all'inizio del 1993 la mia vita si è divisa tra la speleologia, il lavoro come libero professionista nel settore elettronico ed i viaggi.

Nel 1993 mi sono trasferito in Bolivia, dove ho iniziato a lavorare con una organizzazione non governativa locale in ambito educativo e nello sviluppo del territorio (Santa Cruz de la Sierra - Camiri). Sono rimasto due anni in Bolivia e questa esperienza mi ha portato ad una profonda critica verso l'ingenuo determinismo tecnologico con cui affrontavo i problemi. Ho deciso, sulla soglia dei trenta anni, di iniziare un nuovo ciclo di formazione nell'ambito delle scienze umane e sociali.

A Luglio del 1995 rientro in Italia ed inizio un percorso presso l'Università degli Studi di Siena. In questi anni sono riuscito, grazie al clima di collaborazione tra docenti e studenti presente nel dipartimento di Filosofia e Scienze Umane e Sociali, a intersecare con continuità gli studi teorici con sperimentazioni pratiche ed esperienze di lavoro in progetti di ricerca e azioni sul territorio.

Mi laureo nel 2007 conseguendo il titolo di Doctor Magister in Filosofia (laurea vecchio Ordinamento) con una tesi in antropologia Culturale dal titolo: Tecnologie digitali e ricerca etnoantropologica.

Come antropologo ho esperienza di ricerca in vari settori, tra i quali la valutazione di impatto sociale, gestione del territorio, conservazione del patrimonio di storia orale, applicazioni di Information Technologies per lo sviluppo ed antropologia visiva.

L'ultimo porgetto che ho realizzato è "Formazione Istituzionale, Ricerca e Documentazione per lo Sviluppo Agroforestale Sostenibile delle Comunità Mapuche del Cile" . novembre 2007 - marzo 2010 (info: sezione cooperazione di questo sito e sito ufficiale del progetto:  sites.google.com/a/unisi.it/mapuche/)

Appartengo stabilmente ai seguenti centri di ricerca:

Centro Ricerche EtnoAntropologiche (C.R.E.A.)

Centro Interdipartimentale di Studi sull'America indigena (CISAI) dell'Università di Siena

Collaboro dal 2007 con il Centro Studi Americanistici "Circolo Amerindiano' Onlus

Breve Storia personale

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Mi diplomo nel 1986 come Tecnico Elettronico (Tecnico Industria Elettrica ed Elettronica). Dopo un esame (quasi due!) nel corso di Laurea di Ingegneria Nucleare a Pisa, scopro che l’ingegneria non è la mia strada. Lavoro dal 1988 prima in proprio e poi come socio rappresentante di una piccola impresa (Giemme Elettronica) sino al 1992.

Nel frattempo però ho praticato la speleologia, sino a farla diventare la mia attività principale (anche grazie ad una esperienza di alpinismo praticato sin dalla prima infanzia causa: entrambi genitori rocciatori). Partecipo nel 1989 ad una sperimentazione di spedizione a lungo termine in Messico (Chiapas) (9 mesi).

Nel 1993 parto per la Bolivia dove rimango molto più tempo del previsto (i tre mesi previsti diventano 2 anni) e partecipo in un processo di sviluppo entusiasmante nell'area di Santa Crux de la Sierra, lavorando con una ONG locale (Proceso servicios educativos). Intraprendo un lungo percorso di formazione in tecniche partecipative di progettazione e monitoraggio di progetti e nei metodi dell' "Educaciòn Popular". Dal 1994 mi sposto a Camiri, per parteciapre ad alcune attività della campagna di alfabetizzazione Bilingue nell’Area Guaranì. COllaboro con l'Antropologia Irma Penner, lavoro come fotografo (vengo nominato fotografo ufficiale della Asamblea del Pueblo Guaranì per il 1994). Collaboro con varie organizzazioni locali (Unicef ProGuarani, TEko Guarani, Cipca e Caritas - Camiri) sfruttando da un lato le mie competenze tecniche e dall’altro quelle acquisite nel precedente anno.

Nel 1995 decido di rientrare in Italia per perseguire gli studi, avendo scoperto l’acqua calda: la tecnologia non può risolvere i problemi... le cose sono molto più complesse di quanto appaiano.

A Settembre 1995 Mi iscrivo al corso di Laurea in Filosofia indirizzo Etnoantropologico a Siena, dopo 2 anni inizio a collaborare con la cattedra di Antropologia Culturale per un progetto di didattica sperimentale molto interessante, ma che purtroppo deve chiudere dopo 2 anni per mancanza di fondi. Nasce però un gruppo di lavoro molto affiatato. A breve iniziamo un progetto in collaborazione tra Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali e l'Amministraizone Provinciale di Arezzo, con obiettivo la realizzazione di strumenti per la nuova filosofia nell’orientamento professionale dei giovani: il progetto “Oriéntati – Orientàti” al quale partecipo prima come tecnico e poi come coordinatore e ricercatore.

Tra il 2004 e il 2007 mi sono occupato di testimonianze orali relative al Brigante Frà Diavolo (Itri, Latina) per conto del Museo Etnoantropologico di Itri ed al Brigante Tiburzi (Cellere – Montalto di Castro) per il costituendo Museo del Brigantaggio di Cellere.

Finalmente nel 2007 mi laureo con la tesi "Tecnologie digitali e Ricerca Entnoantropologia" ottenendo il massimo dei voti.

Il mio percorso di studi è incentrato sulle problematiche di comunicazione, interpretazione e rappresentazione della realtà, con forte orientamento cognitivista. Gli approfondimenti di Antropologia Visiva  abbianti alle competenze tecniche acquisite precedentemente, mi hanno permesso di sperimentare con metodologie di archiviazione, analisi e trattamento di dati audiovisivi utilizzando software per l'analisi qualitativa (CAQDA) in particolare le applicazioni di Transana, approfondendo le problematiche legate alla comunicazione audiovisiva (filmica in particolare) e le applicazioni delle tecnologie digitali alla ricerca etnoantropologica.

Per vari anni ho curato le riprese ed i montaggi della Compagnia di danza contemporanea Movimentoinactor teatrodanza, portando avanti una riflessione su coreutica, comunicazione e linguaggio filmico.

Oggi, dopo l'esperienze  con il progetto "Formazione Istituzionale, Ricerca e Documentazione per lo Sviluppo Agroforestale Sostenibile delle Comunità Mapuche del Cile" e le espansioni del progetto in Paraguay (Chaco Paraguayo, depto. Boqueron) mi sto concentrando sulla gestione sostenibile del territorio e le integrazioni tra Geomatica ed Etnografia.

Sono tra i fondatori del Centro Ricerche EtnoAntropologiche (C.R.E.A.)  e appartengo stabilmente al  Centro Interdipartimentale di Studi sull'America indigena (CISAI) dell'Università di Siena

Dal 2007 collaboro con il Centro Studi Americanistici "Circolo Amerindiano' Onlus

Polveri sottili: cosa possiamo fare e quali sono le fonti di dati

Qualche giorno fa ho scritto due post sul mio sito personale, uno sulle fonti di emissioni di PM10 e le ordinanze  di idati e uno su "Accendere il fuoco dall'alto: ridurre emissioni e massima efficienza"

Due motivi mi hanno spinto:

1. Sento troppo spesso fare affermazioni senza citare quali sono le fonti. Se non ho dati e fonti, sono opinioni, che possono essere anche giuste, ma non possono essere una base di discussione. ARPAT, Unione Europea e ISPRA non sono ragionevolmente d'accordo, e con minime varia nel riportare che la principale fonte sia il riscaldamento. Mi piace parlare e confrontarmi, ma vorrei farlo su basi ragionevoli e non su sentito dire. SE qualcuno ha studi affidabili per confutare discutiamone. Ho quindi pubblicato Polveri sottili ed ordinanze con alcuni dati per avviare una riflessione sistematica. (Link alla fonte dati dell'immagine ARPAT)

2. Credo imporante pensare a cosa possiamo fare noi, piuttosto che concentrarci sempre su quell oche possono fare gli altri. Nello specifico, possaimo certo rifletter sulle politiche nazionali, ma poi dobbiamo nache pensare a quell che facicamo, dato che se bruciamo le potature, oltre a disperdere la maggior parte dei nutrienti sottratti alla terra, che si concentrano nelle ramaglie e nelle foglie, creiamo una gran quantità di PM10 e PM2,5. Accendere il fuoco dall'alto è una tecnica che da ottimi risultati, semplifica l'accensione del fuoco e riduce le emissioni.

 
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